Nelle sedute di cristalloterapia, come sappiamo, è la persona stessa che dà indicazioni riguardo le pietre che vengono posizionate sopra e intorno al corpo. Non è raro che uno stesso cristallo venga “ chiamato” in varie parti del corpo, in aggiunta a quelli di base.
In alcuni casi però la richiesta di pietre di ematite è tanto perentoria che mi sono trovata ad esaurire tutta la mia scorta (circa 60 ematiti).
Questa è una chiara indicazione di anemia latente, i cui sintomi più comuni sono affanno, stanchezza fisica e confusione mentale, irritabilità, mal di testa, crisi di panico, indebolimento delle difese immunitarie.
L’ Ematite è Ossido di Ferro. Si presenta con un colore grigio, ma se si riga o si frantuma, rivela il suo colore rosso, il colore del sangue, da cui prende il nome ( aima= sangue in greco).
Dato che il Ferro è indispensabile alla sintesi dell’ Emoglobina, la proteina dei globuli rossi deputata a trasportare ossigeno a tutti i tessuti del corpo, se la persona è affamata di ematite, significa che l’introito alimentare di ferro è insoddisfacente o insufficiente a compensare le perdite (come per molte donne in età fertile).
Sarà dunque necessario assumere più ferro attraverso gli alimenti.
Ma attenzione! Più che la quantità di minerale contenuto nei cibi, è determinante la sua biodisponibilità, cioè la percentuale di micronutriente che l’organismo riesce effettivamente ad assorbire e a utilizzare, e che dipende dalla forma in cui il ferro si trova.
Il ferro eme, molto assimilabile, è contenuto nei cibi di origine animale, principalmente nelle frattaglie (fegato, rognone, milza, cuore) e nei molluschi (seppie e calamari principalmente). Anche alcuni cibi di origine vegetale, quali barbabietole, spinaci, broccoli, fagioli bianchi, lenticchie, soia, spirulina, semi di zucca, fichi secchi, pesche secche sono ricchi di ferro. Ma si tratta di ferro non eme che viene assorbito solo per un 2% – 10%, a fronte di un 10% – 35% che il nostro organismo è in grado di assorbire da alimenti di origine animale.
Il ferro non eme inoltre si presenta in due diverse forme, di cui una totalmente inutilizzabile. Dato che la Vit C mantiene il ferro non eme nella sua forma assimilabile, se per qualche ragione non si vogliono assumere alimenti di origine animale, sarà bene integrare la dieta con frutti ricchi di Vit C ( fragole, ciliegie, arance e limoni, pompelmi, kiwi) e/o con integratori di Vit C.
Inoltre è importante ricordare che un caffè dopo i pasti abbassa l’assorbimento del ferro di circa il 40% e una tazza di tè del 60% circa. Se non si può fare a meno di queste bevande sarà bene assumerle lontano dai pasti.
A volte la persona ha una difficoltà personale ad assimilare il ferro, spesso per un rifiuto ad accettare la sua parte maschile. Mi è capitato per esempio che, in una seduta di cristalloterapia, una ragazza, che mi disse poi di essere anemica, avesse reazioni molto forti, senso di intorpidimento e di freddo, nella zona del corpo a cui veniva accostata una ematite. In questo caso i Fiori di Bach, e tra questi soprattutto Chestnut Bud, possono essere d’ aiuto.
Nella pratica della Cristalloterapia, l’ Ematite dà grande stabilità e coraggio. Viene utilizzata per ancorare la persona al momento presente ed è di grande aiuto contro gli attacchi di panico e l’ ansia.
Una ematite ai piedi del letto o nel letto favorisce il sonno e, portata in tasca, è molto efficace come protezione da pensieri e influenze negative esterne.